Tuesday 3 November 2009

Credere senza vedere

Certe volte sapete dove state andando, grossomodo vedete la fine ma la strada per arrivarci è lungi dall'essere chiara...e in genere è sterrata. Sto preparando sto public editor's column, che in parole povere è un'analisi critica di un articolo preso a caso da un giornale, sottolineando le pecche e in genere le cose che non stanno in piedi. Fin qua, tutto chiaro; domenica pomeriggio, lemme lemme, dò un'occhiata alla pila di giornali che si accumulano in camera (che non si butta via niente, as sa mai;) e in poco tempo individuo l'articolo-bersaglio, che, detto fra noi, ne ha di cose che non vanno. Poi è tempo di mettersi all'opera e di stendere le argomentazioni su carta, con chiare lettere che trasudino da chiare idee. Le idee, a loro volta, sembrano abbastanza a posto, ma è qui che casca l'asino! Quello che credo io, le mie riflessioni sull'articolo, anche se generalmente condivisibili e dettate puramente da logica, non contano un accidente se non vengono supportate da una dettagliata bibliografia, con Gente con la "G" che le sostenga.
Chi dice che è così? IO! Io chi?! non basta, servono LIBRI che confermino le mie tesi, SAGGI, roba scritta da altri per giustificare quello che penso io. Sarà pur così che si fa, ma è un macello.

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