Tuesday 8 November 2011

Saturday 5 November 2011

"Remember remeber the fifth of November..."

Hail 406 years worth of Guy Fawkes. Hail the revolution. Hail the Gunpowder Plot.

Tuesday 1 November 2011

The six natural resources most drained by our 7 billion people

Here, the top 6 of the planet's natural resources that mankind is using in the largest amount

1. WATER
Freshwater only makes 2.5% of the total volume of the world's water, which is about 35 million km3. But considering 70% of that freshwater is in the form of ice and permanent snow cover and that we only have access to 200,000km3 of freshwater overall, it isn't surprising that demand for water could soon exceed supply. The Food and Agriculture Organisation of the United Nations is predicting that by 2025, 1.8 billion people will be living in countries or regions with absolute water scarcity.

2. OIL
The fear of reaching peak oil continues to haunt the oil industry. The BP Statistical Review of World Energy in June measured total global oil at 188.8 million tonnes, from proved oil resources at the end of 2010. This is only enough to oil for the next 46.2 years, should global production remain at the current rate.

3. NATURAL GAS
A similar picture to oil exists for natural gas, with enough gas in proven reserves to meet 58.6 years of global production at the end of 2010.

4. PHOSPHORUS
Without this element, plants cannot grow. Essential for fertiliser, phosphate rock is only found in a handful of countries, including the US, China and Morocco. With the need to feed 7 billion people, scientists from the Global Phosphorus Research Initiative predict we could run out of phosphorus in 50 to 100 years unless new reserves of the element are found.

5. COAL
This has the largest reserves left of all the fossil fuels, but as China and other developing countries continue to increase their appetite for coal, demand could finally outstrip supply. As it is, we have enough coal to meet 188 years of global production.

6. RARE EARTH ELEMENTS
Scandium and terbium are just two of the 17 rare earth minerals that are used in everything from the powerful magnets in wind turbines to the electronic circuits in smartphones. The elements are not as rare as their name suggests but currently 97% of the world's supply comes from China and they can restrict supplies at will. Exact reserves are not known.



(Source: The Guardian Environment Blog)

Is this the new hope?

Defra aims to clean up junk mail industry

New move by the Department for Environment, Food and Rural Affair (DEFRA) to diminish the impact that unwanted and junk mail has on households and on the environment.

According to Caroline Spelman, Environment Secretary, the current overload of junk mail arriving to people's letterbox is "environmentally unsustainable".

The Department will be launching an online service where citizens can register and opt out of receiving all types of unwanted advertising mail.

From The Guardian:

According to the DMA, the average household receives more than 300 items of unaddressed and 77 items of addressed mail a year. Spelman said: "We have all returned home from holidays to be greeted by a mountain of unwanted, unsolicited mail waiting behind the front door, most of which is thrown straight out. These piles of paper irritate householders, waste businesses' money and are environmentally unsustainable."

Spelman said the initiative would make sure that the direct mail that was sent out was produced to higher standards and was fully recyclable.

The government has signed a three-year deal with the DMA to launch initiatives to help the UK move towards a zero-waste economy. Defra said that by 2014 the amount of unwanted direct mail hitting door mats will fall significantly as a result of the marketing industry increasing its current use of "suppression lists" (which includes opt-out, do not contact and gone-away lists) by 25%.

Thursday 20 October 2011

Dopo l'operazione anti-black bloc, operazione anti-nubifragio?

Sabato 15 ottobre - i black bloc devastano Roma, impossibile fermare la loro furia distruttiva. Le forze dell'ordine, incapaci di contenere la violenza, sono alla deriva.

Domenica 16 - maxi-operazione anti-black bloc iniziata dalle prime ore del mattino, decine di arresti in tutta Italia


Giovedì 20 ottobre - nubifragio devasta Roma: frane, strade allagata, un morto. Alemanno chiede lo stato di calamità

Domani mattina - maxi-operazione anti-nubifragio? Si prevedono arresti in tutta Italia

Monday 17 October 2011

Alla faccia del tempismo

Operazione anti-black bloc in corso dalle prime ore di questa mattina in tutta Italia. Polizia e carabinieri hanno portato a termine una serie di blitz volti ad identificare i violenti protagonisti dei disordini che ieri hanno messo Roma a ferro e fuoco.

Proprio ieri, però, le scorribande dei "neri" sono continuate indisturbate per oltre due ore, prima dell'arrivo delle camionette e della Celere.

In quelle due ore, i gruppi di teppisti hanno avuto tutto il tempo e la calma per mettere a segno attacchi a negozi, edifici pubblici, incendiare auto e distribuire manganellate ai manifestanti pacifici e disarmati. Come ben sa chi era lì, e come possono testimoniare le centinaia di video della giornata, le forze dell'ordine erano "nowhere to be found", lasciando la città - e le migliaia di manifestanti - alla mercè degli incappucciati.

Dove erano i celerini in quelle due ore? Perchè sono arrivati così tardi?

E oggi, giornali e agenzie titolano: "Maxi-operazione scattata all'alba." Sì, all'alba di lunedì con un giorno di ritardo.

Alla faccia del tempismo.

Tuesday 5 July 2011

Welcoming a Reagan's statue in London


London Pride in pictures

Here, a bunch of pictures taken on Saturday afternoon in central London. Article will soon follow. Enjoy.



'Never trust a Tory' banner





Yeah, that's a glass



I think I know that guy with the lipstick...




The army could not miss this - and they call it a "men's" place




 I have been waiting for them all day long! In the Naaavy! Ta ta ta ra ta, In the Naaavy!



Directly from the Venice carnival



Don't ask me what they are, I have no idea - but they're great




Er.. I don't know what to say about "him", but this is probably the best way to end this album

Thursday 23 June 2011

Wednesday 22 June 2011

Christiania, nasce 'repubblica libera'

"Qui comunità autonoma di Christiania. E' fatta: siamo salvi."

La comune autogestita di Christiania è salva: si conclude la lunga battaglia legale durata quasi 40 anni tra il noto quartiere parzialmente autogovernato di Copenaghen, fondato nel 1971 da un gruppo di hippy, e le autorità danesi. La comunità alternativa più nota al mondo ha infatti accettato l’offerta di vendita dello Stato per l’area dove nasce la "repubblica libera".

Oggi, a quarant’anni dalla fondazione, è stato raggiunto un accordo con i circa 700 abitanti. Il modello elaborato dal ministero della Difesa di Copenaghen prevede infatti il diritto di usufrutto del quartiere occupato e autogestito (circa 35 ettari), a condizione che gli abitanti acquistino attraverso un fondo l’intero complesso residenziale per 76,2 milioni di corone danesi, l’equivalente di circa 10,2 milioni di euro.

"Il futuro di Christiania è finalmente al sicuro", ha detto all’emittente “Dr” l'avvocato della 'Repubblica Libera', Knud Foldschack, che ha specificato: "L'accordo consentirà di trasformare un luogo anarchico e dalle idee stimolanti in una sperimentazione legale".


Articolo completo disponibile su Corriere.it.

Monday 6 June 2011

Come si vive dietro le sbarre in California

La fotografa di Reuters Lucy Nicholson ha documentato la vita dei carcerati nella prigione statale di Chino, California. Immagini uniche, che raccolgono uno spaccato della vita della popolazione carceraria - che negli USA eccede i due milioni di individui, secondo i dati governativi, con tutti i problemi che ne seguono.

Un mondo di reclusione, di tensioni continue, di sovraffollamento, di tatuaggi che dicono chi sei, che cosa hai fatto, se meriti rispetto oppure no. L'obiettivo di Nicholson racconta questo e molto altro.

Clicca sulla foto per accedere alla galleria.


"Look at them, father. Who are they?" 
"They are the last and lonely, my dear"

Nasce raro kiwi bianco in Nuova Zelanda

In Nuova Zelanda è nato un raro Kiwi di colore bianco, segnando una delle stagioni più fertili per il simpatico uccello da quando è stato aperto un centro per proteggere l'animale simbolo del Paese.

Lo riferiscono alcuni responsabili dell'ambiente locali. L'uccello, un esemplare maschio battezzato Manukura (nome dato ai saggi anziani in lingua maori), è nato nel centro di Pukaha, a nord della capitale Wellington. "Si tratta del primo uccello bianco nato in cattività", ha spiegato Bob Francis, presidente del centro di Pukaha, sottolineando che non si tratta di un albino. 


Altre foto del rarissimo esemplare sono disponibili su Repubblica.it.

Friday 27 May 2011

Wednesday 25 May 2011


Cartoonist: Steve Bell

Bush on himself: 'I'm not a teapot'


George W Bush publishes his memor, November 2010 (Cartoonist: Steve Bell)

A collection of the best satirist's works is on display at the Cartoon Museum with the exhibition: Belle Epoque - 30 years of Steve Bell

Monday 16 May 2011

Moratti, i milanesi hanno parlato: "Fuori a calci in culo"

Chi l'avrebbe mai detto? Io certamente no.

Chi si sarebbe detto certo, prima di vedere i primi risultati delle tornate elettorali, che B. avrebbe ottenuto una batosta così sonora al primo turno in molte città strategiche?

Chi avrebbe puntato tutte le proprie fiches così, a sentimento, per cieca convinzione o per istinto suicida, sul Pd? Io, sinceramente, non l'avrei fatto. Mi sarei potuto sbilanciare per Bologna, questo sì: per quanto il centro-sinistra sia stato in caduta libera da un paio d'anni a questa parte, perdere il quartier generale bolognese mi sembrava improbabile. Forse anche per un fattore legato più all'ideologia, meno alla pratica governativa. Un fattore un pò nostalgico, di tradizione e di canzoni popolari che, per quanto poco pratico, mi piace. Quindi, avessi puntato i miei pochi scellini su Bologna, avrei portato a casa qualcosa. 

Per Milano, però, non mi sarei azzardato per niente a mettere denaro sonante su Pisapia. Non perchè sembrasse il cavallo perdente, e nemmeno il cavallo zoppo che hanno mandato sulla pista per fare numero; pareva solo troppo difficile immaginare i milanesi fidarsi del centro sinistra. L'ombra del Pd pesava tanto sul candidato meneghino. Ma è proprio qui che il candidato ha saputo fare la differenza.

Tanto di cappello a Pisapia. Ha saputo, nonostante le incertezze, gli eterni litigi, i dissapori continui (ecc. ecc.) del Pd nazionale, dare risalto ad una realtà milanese, la sua realtà, creando una prospettiva di cambiamento che, a livello italiano, il Pd ancora fatica ad offrire. 

Le faide interne non fanno bene. Prendete Veltroni: annuncia battaglia, poi rimanda, poi però incalza, poi ritratta, poi rimanda ancora. A cosa porta tutto questo? Veltroni è una scatola vuota, ma ha abbastanza peso da poter, almeno a parole, mettere in discussione la leadership di Bersani. Il risultato è, immancabilmente, erosione della certezza partitica interna, calo nell'immagine esterna del partito, maggiore debolezza agli occhi dei cittadini. 

La sua (di Veltroni come degli altri galli del pollaio) strategia è autolesionista. Mina il gruppo nel suo insieme, e non dà risalto nè tantomeno credibilità a chi la utilizza. Perchè lo fa allora? 

Passo la domanda.

Non so perchè lo fa ma è certo che non serve, e il centro destra lo sa bene. E' anche per questo che il Pdl è un gruppo organizzato stile "io avanti, tutti dietro". Un re, gli altri sudditi. Fine. E' una linea diretta che non lascia spazio ad altre vie, non in linea col progetto del capo. Il Pd è ben lontano da questo tipo di struttura - una struttura che ha però molti punti deboli, perchè se chi sta davanti corre verso il baratro, e nessuno sa come fermarlo, la fine è scritta. 

Pisapia ha circumnavigato il perenne dibattito interno del Pd, che lui rappresenta, andando a toccare due tasti chiave nei milanesi: lo scontento verso l'amministrazione Moratti e, più in generale, verso Berlusconi che ha trasformato il voto in un referendum su di lui.

Troppe cose hanno fatto acqua con Letizia a Palazzo Marino. L'immigrazione, (tema bandiera di Lega e Pdl) gestita malissimo soprattutto nelle città come Milano. Le opere pubbliche. La favola dell'Expo, che doveva trasformare Milano nella nuova El Dorado e di cui non da mesi si fa più parola. Certo, spartirsi a tavolino le commesse per i nuovi lavori e non essere in grado di costruire quattro capannoni senza che arrivino le mafie a mangiarci sopra non è una bella figura per l'amministrazione. 

L'ombra di Formigoni sulla candidatura della Moratti ha fatto, potenzialmente, tanto male come quella di B. Per non parlare del figlio di Letizia, del suo palazzo stra-abusivo con piscina e annessi e connessi, dove il sindaco faceva i bagni dopo le intense giornate di lavoro. 

Il messaggio dei milanesi alla Moratti, tanto sicura di passare al primo turno senza nemmeno il ballottaggio, è chiaro: fuori a calci nel culo.

Pisapia ha dato di sè un'immagine che molti milanesi, come molti Italiani (me compreso), avevano dimenticato: quella di un politico che non deve per forza essere anche un cane. Sembra una specie in estizione, ma forse da qualche parte qualcuno così esiste ancora. Tanti milanesi ci hanno creduto. Speriamo che abbiano ragione. 

Se tutto va bene, mi mangerò le mani. 

Avrei dovuto puntare anch'io.  

Thursday 21 April 2011

Cittadini del Nulla

L'italiano è come un criceto nella ruota.

Corre, corre. Crede di andare avanti, di arrivare da qualche parte. In realtà, se stesse fermo per lui non cambierebbe nulla. Rimarrebbe esattamente dove si trova, ma almeno senza fare fatica e produrre energia tutta la vita per il sistema, che alla ruota è collegato. Si è ormai assuefatto alla ruota, al suo zampettare per pagare le tasse fino a estate inoltrata prima di poter spendere anche un solo euro del suo lavoro e a mantenere una macchina dei parassiti, enorme, di politici, para politici, concessionari e strutture pubbliche di ogni tipo.

La giustizia nelle sue varie forme, fiscale, penale, civile lo può colpire sempre e comunque, onesto o disonesto che sia, e diventa implacabile se rallenta la sua corsa nel produrre reddito o emette uno squittio di troppo.

Ci siamo abituati al degrado, un giorno alla volta.

Ci sembra normale lottare, difenderci dallo Stato per il riconoscimento di un qualunque diritto o sostituirci ad esso per la sanità, la scuola, per proteggere l'ambiente. Molti non hanno conosciuto altra realtà al di fuori di quella del criceto in gabbia. Non uscirebbero dalla ruota neppure con lo sportello della gabbia aperto. Credono che il mondo sia soltanto un'immenso negozio di ruote di criceti. Una vale l'altra, perché cambiare? Fuori dalla porta di casa c'è la giungla. Nella casella della posta, dove un tempo c'erano le cartoline, ci sono multe, bollette (ma quante sono?), avvisi di Equitalia, raccomandate dell'Agenzia delle Entrate. Quando nasci prima del nome ti attribuiscono il codice fiscale.

"No Taxation without Representation", la regola americana che nessuna tassa va pagata dai cittadini senza una loro rappresentanza reale nelle Istituzioni è diventata "Taxation without Representation". Paghi, subisci e metti una croce sul simbolo dei tuoi padroni. Ci hanno rubato il senso di appartenenza a una comunità, allo Stato. Siamo cittadini del Nulla. Questa è forse la cosa più grave. Non ci riconosciamo più neppure tra di noi. Da questo dobbiamo ripartire, dalla creazione del senso del bene comune, della creazione di spazi di felicità, di costruzione del futuro e dell'orgoglio di appartenere a un progetto di Nazione.

(dal blog di Beppe Grillo - qui l'intero post)

Monday 14 March 2011

Cinque domande sul nucleare in Italia

Cinque domande sul nucleare a cui sarebbe meglio dare risposta, in vista del prossimo referendum in Italia:

1. Come prevediamo e affrontiamo eventuali terremoti, tsunami, cataclismi climatici? Ovvero, come risolviamo la questione sicurezza (attacchi terroristici inclusi) rispetto a ipotetiche centrali nel nostro Paese?

2. Dove mettiamo le scorie nucleari, posto che ad oggi non esiste al Mondo alcun sito sicuro e definitivo?

3. Come risolviamo la scarsità di uranio disponibile, che le previsioni più ottimistiche proiettano a 40, massimo 50 anni la disponibilità utilizzabile prima del suo esaurimento?

4. Come superiamo la cosidetta emergenza energetica se, come sembra, per realizzare una centrale nucleare servono almeno 15-20 anni?

5. Dove troviamo le risorse economiche per realizzare gli impianti? Chi pagherà realmente per questo?

(dal blog di Marco Boschini)

Avanti tutta senza guardarsi indietro - Il neo-nuclearismo in Italia

(Di seguito, un editoriale sulla questione nucleare in Italia, di Sergio Rizzo, Corriere della Sera): 

Sarebbe sbagliato sottovalutare quello che sta accadendo alle centrali atomiche in Giappone, Paese che 65 anni fa ha già visto in faccia lo spettro dell'olocausto nucleare. Quello di Fukushima è uno dei più gravi incidenti che si ricordino. E non ne attenua la gravità il fatto che non sia stato causato dall'imprudenza umana, come a Chernobyl, né da un'avaria, come a Three Mile Island, ma da un terremoto devastante. Una prova ancora più tremenda di quante questa orgogliosa nazione ha dovuto affrontare nella sua storia, rialzandosi sempre. 

C'è stato chi, magari confortato dai 10 mila chilometri di distanza, ha detto che alle nostre future sicurissime centrali non potrà succedere. L'impianto di Fukushima è vecchio. E poi in Italia ci sono siti sicuri al riparo dai terremoti. Tutto vero. Resta il fatto che l'opinione pubblica ha il diritto di sapere che cosa si sta davvero rischiando. Senza reticenze.

Al tempo stesso siamo convinti che non possa essere la comprensibile emotività suscitata da quella tragedia a determinare scelte fondamentali di politica energetica. L'abbiamo già fatto e ne siamo rimasti scottati. Il referendum antinucleare del 1987 passò con una maggioranza schiacciante per l'impressione suscitata da Chernobyl. Nessun partito, eccetto il repubblicano, osò sfidare l'impopolarità.

Promisero che mettendo al bando l'atomo avremmo imboccato la via dell'energia pulita: siamo invece diventati il Paese europeo più inquinante, più dipendente dagli sceicchi e con le bollette più care. Finché, dopo aver riempito le tasche dei petrolieri, ci si è accorti che la Germania produceva 70 volte più energia solare dell'Italia, rimasta penosamente al palo nel campo delle rinnovabili. E per recuperare terreno abbiamo concesso incentivi fin troppo generosi a chi le produceva. Salvo poi chiudere i rubinetti dalla sera alla mattina.

Così la stessa maggioranza che per cinque anni al governo si era ben guardata dall'avviare la pratica (ricordate il ministro Marzano? «Da noi non ci sono le condizioni per riaprire il discorso del nucleare», disse nel maggio 2001) l'ha scoperta priorità nel 2008. Giusto in tempo per le elezioni. Eppure oggi l'Agenzia per la sicurezza non ha ancora una sede e i suoi componenti, ha confessato il presidente Umberto Veronesi, s'incontrano al bar.

Come stupirsi se da vent'anni aspettiamo inutilmente un piano energetico nazionale che dica come alimenteremo fabbriche, treni e frigoriferi nel futuro? Siamo il Paese dei controsensi, del tutto e del niente. Dove ogni decisione importante non viene presa in base a disegni strategici. Bensì sull'onda di un'emozione, di polemiche o interessi particolari. Anche se si tratta di scelte destinate a cambiare la vita dei nostri figli e nipoti.

Saturday 12 March 2011

Thursday 10 March 2011

Too much water kills the plant

Wednesday 9 March 2011

Wednesday 2 March 2011

Ma tu che stai, perchè rimani?


Fabrizio de André - Inverno

Angiolina cammina sulle sue scarpette blu


Fabrizio de André - Vola la carta

Cosa non si fa per un pugno di voti - la triste storia di Augusta, Clementina e del povero e stolto Circense


Il settimanale di gossip Diva e Donna pubblica in questo numero un lungo e nutrito servizio sugli "incontri segreti" tra Barbara Berlusconi e il fuoriclasse del Milan Pato.

"Barbara Berlusconi e Pato sono atterrati con lo stesso volo privato all'aeroporto di Linate. In un'altra occasione lei lo ha raggiunto a casa, a Milano. E ancora, lui e' stato ospite nella villa di Macherio," scrive l'Ansa in una breve di questa mattina.



Hanno preso lo stesso aereo. Sono stati visti entrare nella stessa auto (dai finestrini chiaramente oscurati, nda). Hanno fatto un pic nic sotto lo stesso albero, dello stesso parco e - pensate - addirittura della stessa città.

Ce n'è abbastanza per riempire le conversazioni da tavola di mezza Italia per il prossimo mese e mezzo. "Lo sapevi che Barbara Berlusconi e Pato hanno preso lo stesso aereo?". "Davvero? Ci dev'essere per forza sotto qualcosa, quei due di sicuro non si sono trovati lì su per caso." "Hai proprio ragione, Clementina. C'è del tenero." "Ci scommetto questo tozzo di pane raffermo, mia cara Augusta."

Come ha ragione la cara Clementina. Infatti l'Ansa continua: "Barbara Berlusconi ha di recente annunciato l'addio al compagno Giorgio Valaguzza, padre dei suoi due figli, mentre Pato si e' separato dalla moglie Stephany Brito, sposata nel luglio 2009, dopo nove mesi di matrimonio."




Proprio mentre Augusta e Clementina discorrevano concitate del nuovo ovvio fidanzamento, della proposta di matrimonio "che-arriva-sicuro-come-l'oro", e perfino del nome che la nuova coppia d'Italia avrebbe dato alla prole, passa il goffo Circense e chiede: "Ma non sarà mica uno sciocco trucco per convincere i tifosi del Milan a votare Berlusconi?"

Beata ignoranza, beata innocenza. Ma il povero, stolto, Circense viene zittito dalle due comari - che non hanno tempo da perdere con le sue sciocchezze - e viene, come ogni giorno, mandato nell'orto a curare le verze.


Le stesse verze che mangiavano Pato e Barbara su quell'aereo, di ritorno da quel parco di quella città. Ma allora è proprio vero. Verze et circenses.

Tuesday 1 March 2011

There is a Chinese old saying/curse that goes: "May you live in interesting times."

And as my teacher used to say: "We live in interesting times."

Tigre siberiana prossima alla scomparsa

Dal punto di vista genetico la tigre siberiana e' praticamente quasi estinta, essendone rimasti meno di 14 esemplari. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Mammalian Biology, secondo cui tra le poche centinaia di tigri rimaste la diversita' genetica e' molto bassa, segno di una scarsa salute della popolazione.

Un team di ricercatori russi, spagnoli e tedeschi ha analizzato il Dna di 15 esemplari di tigre siberiana, cercando alcuni marker specifici dell'abbondanza genetica della popolazione, che mostrano quanto l'esemplare studiato sia diverso dai propri genitori. Il risultato e' stato che nella storia recente, probabilmente tra gli anni '20 e '40, c'e' stato un 'collo di bottiglia genetico', un periodo cioe' in cui le tigri erano cosi' poche da diminuire molto la quantita' di geni 'disponibili', da cui questi animali non si sono piu' ripresi.

Una grande diversita' genetica e' fondamentale per una specie animale, perche' diminuisce la probabilita' di trasmissione di malattie rare e perche' popolazioni con gli stessi geni sono piu' vulnerabili alle malattie: "Il livello e' cosi' basso - concludono gli esperti - da mettere in dubbio le possibilita' di salvare questi animali". (fonte - Ansa)

Friday 25 February 2011


A burrowing owl perches in front of Greenpeace activists who were arrested for raising an inflatable model of a wind turbine in front of Congress in Brasilia, Brazil (photo: Ueslei Marcelino/Reuters)
Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli.
(proverbio dei nativi americani)
Aveva ragione Montanelli quando diceva: "I Savoia sono come le patate. La parte migliore è sottoterra."

Sunday 20 February 2011

Mostra fotografica, Mick Jagger visto dagli obiettivi dei fotografi

Roma - All'Auditorium da martedì al 27 marzo una mostra con i ritratti più significativi del celebre cantante. Una polifonia di intuizioni visive, incentrate sui tratti del leader carismatico dei Rolling Stones ritratto da più celebri fotografi: Cecil Beaton, Anton Corbijn, Herb Ritts, Annie Leibovitz - alcuni specializzati nello scrutare il mondo della musica, altri semplicemente stregati da una delle più grandi star del rock di tutti i tempi. (edited, da Repubblica.it)


Making the most with what we have

"You do not really understand something unless you can explain it to your grandmother." (Albert Einstein)
"Questo è uno di quei - molti - paesi dove si è poveri per eredità."
"Physics doesn't exist. It's all gnomes."
"Never give an Irish a good cause for revenge."