Saturday 11 September 2010

Labirinto elettorale

L'attuale sistema elettorale italiano, riformato dalla legge 21 dicembre 2005, n.270, è un sistema maggioritario (di coalizione), con successivo riparto proporzionale dei seggi tra le liste componenti. Ulteriore caratteristica di questo sistema sono le cosiddette "liste bloccate", cioè l'impossibilità degli elettori di esprimere il voto di preferenza all'interno di una lista di candidati. Si vota o non si vota per l'intera lista, senza voce in capitolo sui candidati all'interno della lista stessa.

Da un sondaggio condotto da Ipr Marketing per Repubblica.it risulta che la maggioranza degli intervistati (60%) si dice contraria alle liste bloccate e alle camere dei "nominati", e vuole tornare a poter scegliere i parlamentari all'interno delle liste.

Il modello elettorale preferito dagli intervistati è quello tedesco, cioè un proporzionale puro con sbarramento al 5%. Con questo sistema, i seggi vengono ripartiti proporzionalmente al numero di voti guadagnati da ogni partito. Ognuno ha quello che si merita, insomma. Lo sbarramento impedisce che i partiti o gruppi che non arrivano a superare la soglia del 5% dei voti non abbiano alcun seggio.

Antonio Di Pietro e L'Italia dei Valori propongono una riforma elettorale che cambi l'attuale sistema con un modello maggioritario a doppio turno, con collegi uninominali. Questo prevede che, per esempio, su quattro candidati eleggibili venga eletto chi raggiunge, nel primo turno, la maggioranza assoluta. Nel caso in cui nessun candidato abbia il 50%+1 dei voti, i due candidati con la maggioranza relativa andranno in un secondo turno di votazioni, detto ballottaggio. Questo sistema è l'attuale modello elettorale vigente in Francia e viene indicato dal 22% degli intervistati dal sondaggio come modello preferito.

Il cosiddetto Mattarellum, sistema elettorale vigente in Italia precedente alla legge 2005, è gradito solo dal 18% degli intervistati.

Ancora peggio per il sistema attuale, approvato solo dal 12%.

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